Percorso #05
Coding tra pari: creare app e videogame

Piacevole come un gioco e utile a sviluppare la propria creatività: è il coding tra pari, che si svolge sulla piattaforma Scratch, e permette di programmare un videogame.

Le attività del percorso di coding si svolgono sulla piattaforma Scratch del MIT, che permette di programmare con semplicità un videogame. Ma soprattutto si svolgono secondo la formula dell’apprendimento tra pari: sono infatti condotte da studenti e studentesse della secondaria che affiancano ragazzi e ragazze delle scuola primaria.

Fare coding tra pari è un’attività entusiasmante. Piacevole come un gioco e utile a sviluppare la propria creatività. L’obiettivo non è quello di creare dei programmatori, ma di far conoscere l’universo della programmazione sotto una luce differente, come occasione per acquisire consapevolezza nei confronti del mondo che ci circonda.

Il coding è il linguaggio dei nostri smartphone, dei nostri tablet, dei nostri videogiochi preferiti, persino degli elettrodomestici. Conoscere le basi della programmazione permette insomma di interpretare più a fondo il funzionamento dei dispositivi digitali che ci circondano.

Alle origini del progetto RApP

Sono ormai diversi anni che gli studenti dell’ISIS Gobetti-Volta fanno esperienze di apprendimento tra pari incontrandosi con i ragazzi delle altre classi e delle altre scuole per condividere le conoscenze sul coding e le sue infinite applicazioni.

È la Palestra di programmazione, in cui hanno preso forma le attività di coding tra pari che sono all’origine del progetto RApP21. Se vuoi conoscere questa storia clicca sul link che segue.

Con il contributo del MIUR
e il supporto scientifico del DILEF

Il progetto RApP21, vincitore del bando MIUR sulle competenze digitali, beneficia del contributo previsto. In questo contesto, il percorso è sostenuto scientificamente dal DILEF (Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Firenze).

…dare fondamento scientifico alla conduzione delle attività

Il DILEF affianca scientificamente il percorso con attività di supporto alla conduzione delle attività, con l’attivazione di una ricerca che dia fondamento scientifico alle metodologie previste e con una pubblicazione che renderà conto delle azioni intraprese e dei risultati conseguiti.

Come sono organizzate le attività

Il percorso è organizzato secondo il modello RApP e segue un metodo di lavoro sperimentato in occasione della fase pilota del progetto.

Per conoscere il format delle sessioni di lavoro e il metodo adottato per le attività laboratoriali clicca sui link che seguono:

La parola ai partecipanti

Oltre a seguire le sessioni tematiche con il formatore esperto, i ragazzi e le ragazze hanno partecipato alle attività laboratoriali con i coach, il che ha permesso loro di lavorare sui contenuti e produrre una serie di elaborati.

Quella che segue è una selezione di testimonianze che vogliamo condividere con tutta la rete.
Buona visione!

Percorso 5

Studenti tutor

  • Scuola: ISIS Gobetti-Volta di Bagno a Ripoli (FI)

Uno spaccato delle attività di coding tra pari, gestite in autonomia dagli studenti mentor che affiancano i più piccoli; e le parole di uno di loro (Niccolò Staderini di seconda media) sono emblematiche: “Sicuramente è molto bello, mi piace il fatto di programmare le cose a modo mio perché mi dà più libertà…”

Percorso 5

Samuele Racchini

  • Scuola: IC Caponnetto/Redi di Bagno a Ripoli (FI)

Samuele testimonia il suo entusiasmo nei confronti delle attività a cui ha partecipato:” Ho fatto un gioco, mi sono divertito, i ragazzi hanno spiegato molto bene cosa si doveva fare”.

Percorso 5

Thehan Ranasingha

  • Scuola: IC Caponnetto/Redi di Bagno a Ripoli (FI)

L’audio è un po’ basso, ma se vi sforzate di ascoltare potrete sentire delle parole straordinarie: “io di solito sono abbastanza timido e il coding davanti a tante persone mi ha insegnato anche a parlare in pubblico”; poi aggiunge che i mentor sono stati davvero “fantastici” e sempre disponibili.